I lavori di manutenzione sono pericolosi e le cause d'infortunio molteplici. Solo per citare alcuni esempi: schiacciamento o trascinamento in parti dell'impianto, cadute dall'alto, scosse elettriche, rischio di asfissia o esplosione. È quindi fondamentale intervenire con misure mirate.
Ecco perché la Suva ha messo a punto otto regole vitali per il personale manutentore.
Tutti sono chiamati a fare la loro parte: le regole sono rivolte sia agli operatori delle macchine sia ai responsabili dei reparti produzione.
I dirigenti hanno una grande responsabilità in quanto la prevenzione degli infortuni in azienda è parte essenziale dei loro compiti.
Pericoli principali
I pericoli legati alla manutenzione sono di varia natura:
lacune organizzative
rischi meccanici (ad es. rimanere incastrati, essere travolti da un carico)
Inoltre, sono particolarmente pericolose le situazioni in cui la produzione si ferma a causa di un guasto a un macchinario o a un impianto.
Cause
Gli accertamenti svolti dalla Suva hanno messo in luce le seguenti cause di infortunio:
scarsa pianificazione o preparazione dei lavori
personale mal addestrato
stress e fretta
mancanza di controllo sul luogo di lavoro e incapacità di far rispettare le regole di sicurezza
assenza di dispositivi tecnici per l'esercizio particolare
macchina non disinserita
macchina non messa in sicurezza contro l'avviamento accidentale
manipolazione dei dispositivi di protezione
Misure
Per far fronte a queste problematiche serve soprattutto l'impegno dei dirigenti.
Gli interventi di manutenzione vanno pianificati con cura valutando correttamente i pericoli.
Bisogna impiegare solo personale qualificato che conosce le macchine e sa lavorare in sicurezza.
Chi lavora nella produzione in genere non è qualificato per eliminare i guasti nel processo produttivo. Questo compito spetta al personale specializzato.
Per saperne di più , è utile guardare gli esempi di infortunio sui maggiori rischi legati agli interventi di manutenzione. Questi esempi possono essere impiegati anche a scopo didattico e formativo.
Informazioni aggiornate sul tema manutenzione e sicurezza sono disponibili qui .
Charta della sicurezza
Il lavoro non deve mettere in pericolo la vita delle persone. Sottoscrivendo la Charta della sicurezza, l'azienda si impegna a garantire posti di lavoro sani e sicuri e ad attuare questo proposito nella vita quotidiana, senza esitazioni.
No alle improvvisazioni, neppure quando eliminiamo un guasto.
Lavoratore:
lavoro secondo un programma, uso le attrezzature di lavoro e i DPI necessari. In caso di situazioni pericolose, dico STOP e informo il superiore.
Superiore:
non tollero le improvvisazioni. Intervengo immediatamente in caso di irregolarità o carenze. Verifico regolarmente che il personale rispetti le regole di sicurezza.
Prima di iniziare i lavori disinseriamo l'impianto e lo mettiamo in sicurezza.
Lavoratore:
prima di lavorare sull'impianto, interrompo tutte le fonti di energia e i flussi di materiali. Metto in sicurezza l'impianto con il mio lucchetto personale.
Superiore:
verifico che siano presenti tutti i dispositivi di isolamento e che siano stati utilizzati in modo conforme alle regole.
Rendiamo innocue le energie residue negli impianti.
Lavoratore:
dico STOP se mi accorgo che ci sono energie pericolose (ad es. carico non assicurato o sollevato). Sugli impianti in funzione intervengo solo se sono presenti adeguati dispositivi di sicurezza per l'esercizio particolare (ad es. tasto di consenso).
Superiore:
stabilisco come mettere in sicurezza le energie pericolose. Autorizzo i lavori sugli impianti in funzione solo se sono presenti adeguati dispositivi per l'esercizio particolare.
Allontaniamo le sostanze infiammabili o facciamo in modo che non possano accendersi.
Lavoratore:
nelle zone a rischio di esplosione (zone ex) o con pericolo d'incendio eseguo la manutenzione solo dopo che il responsabile dell'azienda mi ha autorizzato.
Superiore:
stabilisco le misure antiesplosione e antincendio di comune accordo con il responsabile dell'azienda e con i dipendenti.
Per evitare esplosioni e intossicazioni negli spazi ristretti utilizziamo un ventilatore di aspirazione.
Lavoratore:
lavoro negli spazi ristretti solo se la mia sicurezza è garantita (ventilatore di aspirazione, misurazione delle sostanze tossiche, sorveglianza da parte di una seconda persona).
Superiore:
faccio in modo che negli spazi ristretti lavori solo chi è ben addestrato. Fornisco le necessarie attrezzature e i mezzi di soccorso.
Le regole vitali elencate si basano sulle disposizioni contenute nella Legge federale sull'assicurazione contro gli infortuni e nella relativa ordinanza.
Regola 1: Pianificazione accurata dei lavori
LAINF, art. 82 : Obblighi dei datori di lavoro e Obblighi dei lavoratori
OPI, art. 3 : Misure e installazioni di protezione
OPI, art. 6 : Informazione e istruzione dei lavoratori
OPI, art. 8 : Provvedimenti in caso di lavori connessi con pericoli particolari
Il materiale didattico della Suva consente di svolgere attività di formazione sulle «Otto regole vitali per i manutentori» nella propria azienda, avvalendosi delle possibilità descritte qui di seguito.
Addestramento sul luogo di lavoro: lezioni standard della durata di 30-45 minuti per ogni regola vitale. La Suva consiglia di presentare una regola ogni due settimane.
Workshop aziendale: il programma prevede la formazione interna sulle otto regole nell'arco di una mezza giornata.
Per entrambe queste opzioni sono disponibili delle linee guida e una presentazione Powerpoint con informazioni preziose sugli infortuni più frequenti e sulle regole vitali.
Queste attività consentono ai superiori (tecnica e produzione) e agli esperti di manutenzione di conoscere le regole vitali e di applicarle in azienda.
La Suva consiglia a tutti gli interessati di partecipare al suo workshop. Esso offre infatti la possibilità di imparare dal vivo e in modo orientato alla pratica come attuare con successo la campagna nella propria azienda.
Organizzato a livello regionale, il workshop è rivolto a tutti coloro che svolgono funzioni direttive nel campo della manutenzione e della produzione, agli addetti alla sicurezza, ai PCSL e agli esperti di manutenzione. Nell'arco di mezza giornata si possono acquisire maggiori conoscenze in tema di responsabilità nell'ambito della sicurezza sul lavoro. Sulla base di esempi pratici da analizzare in piccoli gruppi, i partecipanti imparano le regole vitali e sviluppano strategie su come spiegarle e farle applicare nella propria azienda.
Ogni azienda ha pericoli specifici e necessita quindi di misure mirate. È però utile vedere come altre imprese hanno risolto le problematiche legate alla manutenzione, soprattutto se sono riuscite a farlo in modo esemplare come nel caso seguente.
L'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) con sede a Bilbao ha dichiarato la manutenzione argomento chiave per la sicurezza sul lavoro. Sul sito internet l'EU-OSHA mette a disposizione numerosi documenti e ausili.
La Svizzera partecipa a questa campagna e dall'ottobre 2011 ha lanciato un'iniziativa formativa sulla sicurezza nella manutenzione. L'iniziativa è sotto l'egida della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) e finanziata dalla Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL). Maggiori informazioni sono disponibili qui .
Materiale
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