A volte non sapete cosa bisogna o non bisogna fare quando si parla di sicurezza sul lavoro? Ecco cinque principi importanti da ricordare.
Tutti hanno il dovere e il diritto di dire «STOP» in caso di pericolo, ad esempio in caso di mancato rispetto delle regole vitali della Suva. E solo dopo aver eliminato il pericolo si può riprendere a lavorare.
Rispettare le regole vitali significa salvare delle vite. Esistono regole vitali per diversi settori e attività e voi potete anche definirne su misura per la vostra azienda.
I superiori devono istruire in modo regolare i loro dipendenti su come operare in condizioni di sicurezza, soprattutto spiegando le regole vitali elaborate dalla Suva. Chi non riceve alcun addestramento di questo tipo dovrebbe farne richiesta.
Per lavorare in sicurezza, l'istruzione e la formazione sono due presupposti fondamentali. Con il modulo di prevenzione «3-2-1: il quiz» è possibile ripassare i contenuti delle istruzioni in modo divertente.
I lavoratori sono tenuti a usare i dispositivi di protezione forniti dal datore di lavoro. Tuttavia, l’uso dei dispositivi forniti deve essere anche essere ragionevole.
Domande sul casco, scarpe di sicurezza ecc.?
I datori di lavoro e i superiori sono responsabili della sicurezza sul lavoro. In altre parole, devono individuare i pericoli in azienda e adottare le necessarie misure di protezione. Chi non lo fa in caso di infortunio rischia di essere perseguito penalmente. Ma anche i lavoratori hanno degli obblighi, tra cui adempiere le disposizioni del superiore.
Chi è responsabile di cosa in materia di sicurezza sul lavoro?
I datori di lavoro devono fornire ai dipendenti i necessari DPI e sostenerne i costi. Questo vale anche per i lavoratori temporanei e gli apprendisti e anche per la sostituzione dei DPI in caso di normale usura.
In Svizzera la legge definisce chiaramente chi deve provedere ai dispositivi di protezione personale.